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E come l'amo il mio cantuccio d'orto,
col suo radicchio che convien ch'io tagli
via via; che appena morto, ecco è risorto:
o primavera! con quel verde d'agli,
coi papaveri rossi, la cui testa
suona coi chicchi, simile a sonagli;
con le cipolle di cui fo la resta
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coi riccioluti càvoli, che sono
neri, ma buoni; e quelle mie viole
gialle, ch'hanno un odore... come il suono
dei vespri, dopo mezzogiorno, al sole
nuovo d'aprile; ed alto, co' suoi capi
rotondi, d'oro, il grande girasole
ch'è sempre pieno del ronzìo dell'api
(Giovanni Pascoli)
Terre dei Piceni è una piccola azienda agricola posizionata su uno dei tanti crinale marchigiani nel comune di Monte Giberto (FM). Essa prende il nome ispirandosi alla storia – preromanica - della nostra regione. Il nostro attuale territorio è la prosecuzione storica di quel popolo che fin dal I° millennio a.C. lo abitava: i Piceni.
Certo i paesaggi sono cambiati, il cemento e l’industrializzazione hanno assediato le campagne che non sono più, purtroppo, come le descriveva la scrittrice Joyce Lussu ...”le Marche erano per me un goloso e gioioso appetito di campi di grano pieni di tulipani e di gladioli, di filari di peri e di albicocchi, di dune di sabbia bianca con qualche ciuffo di tamerici....” Nonostante ciò per le vie di campagna meno frequentate che arrivano a piccoli borghi o a diroccati casolari, il profumo antico della nostra terra, nascosto in qualche vecchio anfratto o in solenni querce, ancora impercettibilmente si apprezza.
La mia piccola azienda trae il suo sostentamento economico svolgendo poche e piccole attività. Il terreno di proprietà, di circa 5 ettari, è a seminativo e foraggiere e all'interno trova posto un oliveto, due piccole selve e nelle zone più pianeggianti gli orti, estivo ed invernale. Le esigue dimensioni del terreno lasciano spazio ad altre due attività stagionali: l’apicoltura, nel periodo primavera-estate e la cura degli ulivi per conto terzi, nel periodo invernale.
Queste poche attività aziendali vengono svolte senza mai perdere di vista la Natura e le sue regole che mi obbligano ad una agricoltura rispettosa e rigenerativa delle risorse naturali. Per questi motivi la fattoria è certificata biologica, ma spesso, soprattutto nelle attività ortive e di piccole allevamento di animali da corte, tende ad una conduzione “naturale” cioè con limitatissimo intervento umano.